Dalla statale 81, che collega Teramo ad Ascoli Piceno, si prende il bivio con le indicazioni per Ripe di Civitella. Giunti in paese (627 m), si traversa la parte alta dell’abitato e si parcheggia nel piazzale davanti alla chiesa, attrezzato con pannelli informativi, cannocchiali e una fonte. Pochi metri più in basso, sulla sinistra, si trova il centro visite del Parco, ospitato nei locali della vecchia scuola. Qui sono disponibili materiali informativi e una bella ricostruzione a fini didattici di una capanna del neolitico, realizzata secondo le tecniche dell’epoca. Presso il centro è opportuno informarsi anche sulla possibilità di accesso in auto alle gole e sull’apertura della grotta. In macchina (se il divieto d’accesso è inoperante) o a piedi, si percorre la strada sterrata che dal piazzale della chiesa porta, dopo circa un chilometro, a un’ampia area attrezzata all’imbocco delle gole (parcheggio, area pic-nic, fontanella). Si segue ora in discesa la strada bianca che entra nella gola, diventa poco dopo sentiero, e permette di godere un bel panorama sulla valle scavata dal Salinello. La discesa termina sotto una ripida parete di roccia. In alto sulla destra della parete sono visibili le grotte. Un breve ma ripido percorso a scalini in salita porta direttamente all’ingresso della grotta Sant’Angelo, un’ampia cavità chiusa esternamente da un muraglione di blocchi di pietra. Attraverso una stretta porta si penetra in un primo ambiente che immette poi direttamente nell’ampia sala, illuminata da un oculo nella roccia. La grotta è stata frequentata fin dalla preistoria come luogo sacro per cerimonie rituali. In tempi più recenti è diventata spazio di ritiro e preghiera per gli eremiti, che ne hanno fatto un luogo di culto dedicato a San Michele arcangelo, realizzando l’altare in pietra visibile ancora oggi. La visita, vigilata da custodi, è favorita da numerosi pannelli esplicativi.

Usciti dalla grotta e perlustrate le altre cavità vicine si scende la gradinata d’accesso fino al sentiero principale. Inoltrandosi per pochi metri lungo il percorso delle gole si raggiunge un piazzale recintato (il “belvedere”) che si affaccia panoramicamente sulle gole, offrendo una magnifica vista della cascata detta “Lu cacchema” (nome dialettale che richiama la forma della conca simile ad una pentola). La cascata si ammira al massimo della portata nei mesi invernali, mentre in estate è in secca. L’itinerario richiede circa un’ora.

Itinerario

La grotta di Sant’Angelo nelle gole del Salinello

Tra la Val Vibrata e il Tronto - 1861: l’assedio di Civitella

Al confine tra i due Regni

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