Itinerario nella provincia di Firenze

Firenze. Il Giudizio finale di Fra Bartolomeo

Le tappe dell’itinerario

Il giovane pittore toscano Baccio della Porta (1472 - 1517) aveva aperto la sua bottega d’arte con il collega Mariotto Albertinelli. Al tempo delle prediche del Savonarola (1496-97) visse tuttavia un periodo di crisi che lo portò a distruggere le sue opere di carattere profano e a entrare nell'ordine domenicano con il nome di Fra Bartolomeo. Dal 1501 visse e lavorò nel convento di San Marco a Firenze. Nel 1499 gli era stato commissionato un affresco del Giudizio universale per una cappella cimiteriale. Lui ne dipinse la parte superiore ma lasciò l’opera incompiuta perché nel frattempo aveva mutato vita, prendendo i voti; fu così Mariotto Albertinelli a completare il dipinto nel 1501. Il lunettone del Giudizio, all’epoca collocato nell’Arcispedale di Santa Maria Nuova, fu staccato nel 1871 a causa delle sue precarie condizioni di conservazione e fu trasferito nel Museo nazionale di San Marco, dove oggi possiamo ammirarlo.


Nella parte superiore del dipinto vediamo l’apparizione di Cristo giudice che esce dalla mandorla luminosa e viene a sedersi sul suo trono di nuvole. Circondato dal coro dei cherubini e dei serafini, egli pronuncia col braccio levato il giudizio finale. Sotto di lui un angelo mostra ai risorti la croce, la lancia e la canna con la spugna, ovvero gli strumenti della passione di Gesù. Sulle nubi è disposta a semicerchio la corte celeste formata dagli undici apostoli e da Maria. Pietro e la Madonna occupano una posizione di maggiore rilievo. Tra il cielo e la terra volteggiano due angeli tubicini che fanno squillare le loro trombe per risvegliare i morti.

Nella parte inferiore del dipinto vediamo al centro una sfilata di avelli sepolcrali con i risorti disposti intorno a semicerchio. L’arcangelo Michele provvede a separare i buoni dai cattivi. A destra, sullo sfondo di un panorama rupestre, i dannati che hanno preso coscienza della sentenza infausta che li riguarda mostrano con gesti espliciti la loro disperazione. Addirittura attonito, sconvolto, è quel religioso infedele ai voti cui la lunga tonaca non ha garantito la salvezza.

Di fronte vediamo (o, meglio, intuiamo) il gruppo dei beati. Tra essi alcuni domenicani.

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