Itinerario nella provincia di Pisa

Volterra. L’Angelo del Giudizio di Giovanni della Robbia

Le tappe dell’itinerario

Quando i frati francescani scelsero il Borgo di San Lazzaro e non il centro cittadino di Volterra per costruire la chiesa e il convento di San Girolamo vollero probabilmente marcare la loro distanza ideale dal potere e dai vizi urbani e, allo stesso tempo, testimoniare la fedeltà al Vangelo nelle forme di un insediamento virtuoso. E ancora oggi, situata fisicamente all’interno del Presidio ospedaliero del Santa Maria Maddalena di Volterra, la Parrocchia d’Accoglienza di San Girolamo offre ospitalità a chiunque ne abbia bisogno. Costruita nel 1445 su disegno di Michelozzo, la chiesa è preceduta da una portico con due cappelle contenenti due pale in terracotta invetriata realizzate nel 1501 da Giovanni, il figlio di Andrea della Robbia.


Una delle due pale robbiane descrive il Giudizio finale. La scena è nettamente divisa in due parti e mostra nella parte superiore gli eventi che accadono in cielo e nella parte inferiore gli eventi terrestri. A raccordare le due parti sono le raffigurazioni di sfondo del paradiso e dell’inferno. In alto Gesù pronuncia il giudizio con un gesto del braccio destro sollevato. Egli è seduto in cielo, sostenuto dai cherubini in volo. Mostra le piaghe sanguinanti della passione e tiene la mano sinistra sul cuore. La duplice postura delle mani sembra indicare la doppia valenza – di giustizia e di misericordia – della sua sentenza. Due coppie di angeli fanno corona al giudice; la prima esibisce gli strumenti della passione di Gesù: la croce, i tre chiodi, la corona di spine e la lancia; la seconda fa squillare le trombe del giudizio universale chiamando i morti alla risurrezione: surgite mortui venite ad iudicium.

La scena in basso è dominata dall’arcangelo Michele, rivestito dell’armatura di capo delle milizie celesti. Egli applica la sentenza del giudice e con la forza della spada sguainata separa gli eletti dai dannati. Al suo cospetto, inginocchiato in preghiera, si trova un risorgente (probabilmente il donatore) accolto tra i buoni. Alle spalle dell’arcangelo si affolla il gruppo dei beati: in primo piano si riconosce San Girolamo, titolare della chiesa, affiancato dal tradizionale leone; si riconosce anche San Francesco d’Assisi, con il saio e la croce; le mitrie e i copricapi individuano le gerarchie ecclesiastiche, le religiose e i religiosi. Tutti i beati affluiscono poi nel refrigerium verde del paradiso terreste: gli angeli li accolgono e li fanno ascendere in cielo. Sul lato opposto vediamo un risorgente che si solleva dalla sua sepoltura e il gruppo dei dannati, tra i quali un vescovo mitrato, malmenati da un diavolo verde. Le espressioni dei reprobi fanno trasparire lo sconforto per il loro triste destino e il terrore delle punizioni che li attendono. L’Inferno si disegna all’orizzonte, dominato da un diavolo tamburino e animato da diavoli che precipitano i dannati nelle cavità infere.

Itinerari

Home -> Visioni dell’aldilà -> Itinerari -> Toscana -> Pisa

Visioni dell’aldilà

Percorsi apocalittici in Italia