Per approfondire

Il sito ufficiale del Comune di Vasanello

(www.comune.vasanello.vt.it/) e due altri siti amatoriali

(www.vasanellovt.it/; www.vasanello.com/) offrono, informazioni, foto, itinerari e curiosità sul paese, sulla sua storia, sull’economia e i monumenti. Si segnala anche il sito dedicato al castello e alle sue attività di tutela dei mestieri antichi e dell’artigianato tradizionale (www.castello di vasanello.it/). L’associazione culturale di tutela e salvaguardia del territorio “Poggio del Lago” propone attraverso il suo sito i frutti delle ricerche sull’area, iniziative di conoscenza e promozione territoriale, libri, riviste e audiovisivi. Il tratto dell’antica Via Amerina che interessa Vasanello è descritto nel sito

www.viaamerina.eu/.

Itinerari

L’insediamento rupestre di Palazzolo

Vasanello, comune della Tuscia viterbese, ai visitatori che si fermano in piazza esibisce subito i suoi principali monumenti, allineati sullo stesso asse: la chiesa romanica di Santa Maria, il bel castello con quattro torri angolari, uno storico laboratorio di ceramica e la chiesa del Salvatore fiancheggiata da un magnifico campanile. Altrettanto interessante è la struttura urbana del suo centro storico, allungato su un cuneo di tufo tra due fossi. La passeggiata che proponiamo muove da Vasanello per scoprire nei suoi dintorni un’area archeologica poco nota ma che combina un insediamento rupestre a un abitato alto-medievale e ad alcuni siti connessi.

L’itinerario


Dalla piazza del Castello si scendono le scale sulla sinistra della chiesa di Santa Maria e si va in discesa fino a un quadrivio. Sotto l’incombente abside della chiesa e prima dei resti di un’antica fortificazione si allineano le prime grotte scavate nel tufo e protette da tettoie di lamiera. Al successivo quadrivio due strade svoltano a destra. Conviene imboccare subito la prima che scende nel piccolo canyon alla base della rupe che regge Vasanello costeggiando il fosso, gli orti, i noccioleti e le grotte utilizzate come cantine e stalle. Giunti all’impianto di depurazione si torna indietro al quadrivio per imboccare la seconda strada sulla destra (Via Tunnel). Ci si innalza sul colle di fronte che offre ampi scorci sull’allungato centro storico di Vasanello. La strada s’innesta sulla Via Palazzolo che si segue sulla destra. Superate le ultime case del paese la strada diventa sterrata e solitaria e procede tra i noccioleti e i vigneti, avvicinandosi al fosso del poggio Paradiso sorvegliato dalla “Torricella”. Con due tornanti in discesa la strada – qui cementata – raggiunge il fosso e lo supera su un ponte. Siamo nell’area archeologica di Palazzolo. Alcuni sentierini sulla destra salgono alle cavità allineate sul versante meridionale della rupe. Le grotte sono ben scavate, ampie e con un sistema di drenaggio delle acque. Risalendo la fascia rupestre lungo i sentieri sempre ben marcati s’incontrano delle belle “tagliate” che danno accesso alla cresta sommitale. La prima tagliata, la più piccola, dotata di gradini, porta in breve sulla destra alla sensazionale “grotta delle monache”, una cavità che con un percorso elicoidale in discesa conduce a un caratteristico “colombaio” affacciato a picco sul precipizio sottostante. La seconda tagliata, ben più marcata, consente di trasferirsi sull’opposto versante settentrionale della rupe e di scendere tra foltissima e selvaggia vegetazione nel fossato sottostante. L’acqua scorre in un intrico di rocce ed è valicabile con un piccolo guado su umide pietre. Un ingegnoso cunicolo di drenaggio fora la rupe alla sua base e collega i due fossi. Tornati sulla cresta si traversa un complesso “appartamento” rupestre, una suite di stanze, porte, colonne, nicchie, ripostigli e finestre. Al di là una terza “tagliata” apre la scena su un nuovo ambiente, sorvegliato da un muraglione e articolato su una successione di vani ipogei con diverse destinazioni funzionali. Tornati sulla strada conviene procedere in salita fino a un bivio dominato dalla svettante torre della chiesa fortificata di San Giovanni e dal recinto roccioso alla sua base. Tralasciando al bivio la strada di destra si prosegue ancora per alcuni minuti sulla strada in salita fino a toccare la piccola ma ben visibile necropoli dei “Morticelli”, su una terrazza a sinistra, alta sulla Valle Canale. Molto curiose sono le tombe antropomorfe, che riproducono nella roccia la forma della testa e del corpo del defunto. Curiosa è anche la tomba scavata sulla sommità della roccia a picco sul vallone. Se si torna a Palazzolo sulla via dell’andata, la passeggiata richiede complessivamente tre ore. In alternativa, seguendo i cartelli, si può seguire l’orlo del fosso di Santa Rosa, alla ricerca dello scavo della Fornace aretina e della cosiddetta “Cella di Santa Rosa”, un eremo con resti di affreschi; seguendo ancora fedelmente il Fosso si va a raggiungere l’asfalto che in 2 km riporta a Vasanello. In questo caso la passeggiata si allunga di quaranta minuti.

Civiltà rupestre

Passeggiate trogloditiche