Civiltà rupestre

La civiltà rupestre è un museo nascosto. Per svelarne il volto non occorre salire in alto o sudare per arrampicarsi sui monti. É sufficiente scendere. Scendere nelle gravine, nelle lame, nei fossi, nelle cave. Potete scegliere la regione delle necropoli rupestri dell’Etruria. O le gravine dell’arco jonico. O le lame che scendono sull’Adriatico. O i fianchi delle serre salentine. O le gole dell’altopiano ibleo siciliano. O i villaggi rupestri calabri. O i più celebri Sassi materani. Oppure visitare i celebri siti rupestri della Cappadocia, le città rupestri della Georgia, il mondo rupestre del bacino mediterraneo. E vi troverete lo stupefacente universo delle cripte affrescate, la visione dell’aldilà degli etruschi, gli umili segni della lotta per la sopravvivenza dei nostri antenati, l’urbanistica delle città ipogee, l’architettura spontanea e vernacolare, un mondo sotterraneo abitato dalla preistoria fino alla metà del secolo scorso. Le passeggiate che trovate qui descritte, certamente inconsuete per il popolo degli escursionisti, sono un invito alla scoperta, la scintilla accesa di un innamoramento per il paesaggio storico dell’Italia rupestre.

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Passeggiate trogloditiche

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