Molise -> Tratturo Castel di Sangro-Lucera

Le Terre di Pescolanciano

Pescolanciano è la vetrina del tratturo molisano. Il paese lo vede sfilare solenne tra le sue case e allontanarsi scintillante di verde verso le prime colline, in una cornice di boschi. Il tratturo di Pescolanciano è un passaggio obbligato sia per i visitatori illustri, scortati dal fruscio delle telecamere, che per più anonimi escursionisti alla ricerca di itinerari brevi e succosi. Itinerario classico, dunque, che ha meritato d’essere inserito nel “Sentiero Italia”. Itinerario “vetrina”, perché accompagnato da un ricco assortimento di attrazioni. Il castello dei D’Alessandro, innanzitutto, che sovrasta il paese con la sua nobile dignità. Le mura e la torre, relitti archeologici di un presidio fortificato degli antichi Sanniti. La fonte, la taverna e il cippo, inseparabili compagni di via del tratturo. Addirittura un tratto selciato a servizio della carrozza del Duca impegnato nella caccia. Ma soprattutto la originale, intatta, magnifica imponenza del nastro verde, qui largo i canonici 60 passi napoletani. Se aggiungete la facilità dell’accesso, garantita dalla fondovalle Trignina e dalla stazione della ferrovia, non vi sfuggirà la ragione della notorietà dei luoghi e forse si acuirà il desiderio di una passeggiata su questo gioiello dell’ecoturismo.

Si arriva a Pescolanciano (805 m) dalla superstrada di fondovalle del fiume Trigno, che collega la costa e San Salvo (autostrada e statale Adriatica) a Isernia e all’alto Molise. Si può anche utilizzare la stazione della linea ferroviaria Sulmona-Carpinone, ma conviene valutare bene gli orari di passaggio dei treni (e più frequentemente dei bus sostitutivi). Parcheggiata l’auto si può salire, attraverso un arco, nella parte alta del paese per osservare da vicino il Castello dei D’Alessandro e il suo elegante cammino di ronda a forma di loggiato. Tornati in basso si percorre in direzione ovest la strada principale del paese, un rettifilo tra basse case che si apre verso i campi aperti, individuato dalle tabelle “tratturo”. Quando la strada asfaltata gira a destra in direzione di Carovilli, all’altezza dell’albergo-ristorante “Cona” (contrada Sterparo), si prosegue diritti sul tracciato erboso, in ambiente solenne. Qui il tratturo si fa ammirare nella sua ampiezza, delimitato ai lati da filari di alberi, da cespugli e fitti rovi. Si va in leggera salita, sul bordo di sinistra del tratturo, costeggiando la base del colle del Vignale. É qui possibile una deviazione per i più avventurosi e per gli appassionati di archeologia selvaggia: un ampio sentiero, protetto da una staccionata e da muretti di pietra, lascia il tratturo e s’inerpica nel fitto bosco del Vignale, in una galleria verde. Più in alto il sentiero si restringe e raggiunge una fascia di grandi massi che regge la medievale Torre Santa Maria e i resti della cinta di mura fortificate sannitiche. L’esplorazione della sommità del colle è interessante ma richiede doti da Indiana Jones. Tornati sul tratturo si va sinistra. Il percorso perde il carattere di tappeto erboso e diventa strada a fondo naturale, mentre l’assedio del bosco ne restringe i confini. In questa zona si può ammirare un tratto selciato a rilievo. Più avanti il tratturo incrocia una strada, un rivo d’acqua, i tombini dell’acquedotto molisano di Capo d’Acqua e il percorso del metanodotto Campochiaro-Sulmona della Snam. La pista tratturale torna ad allargarsi in direzione dell’ampia Valle della Forcella. A una selletta, in corrispondenza di un anemometro, è il momento di dare la caccia al cippo, con le iniziali del Regio Tratturo e l’anno della reintegra, localizzato pochi metri più in alto sulla destra. Si scende ora in un ambiente bucolico fino a uno stagno stagionale, occultato dalla vegetazione palustre, e da qui si risale il bosco fino al Passo della Forcella, dove ci si affaccia sul Vallone di San Pietro. La passeggiata può arrestarsi comodamente alla Forcella. I più volenterosi scenderanno su terreno scomodo fino alla Masseria Fischietto e potranno scegliere se dirigersi a destra (nord) verso Carovilli, sul tracciato del Sentiero Italia che segue l’antico tratturello di san Domenico oppure proseguire sul tratturo (nord-ovest) che, dopo aver attraversato la strada provinciale Carovilli-Miranda, si trasforma in carreggiabile a fondo sterrato e tocca prima la Masseria Gismundo e poi la contrada Montagna.

Itinerario

Dislivello: il percorso presenta lievi saliscendi e un dislivello assolutamente modesto tra gli 800 metri di quota di Pescolanciano, gli 840 della Serra della Cona e gli 880 del Passo della Forcella.

Tempi di percorrenza: il tratto di andata da Pescolanciano al Passo della Forcella misura 3,7 km e richiede un’ora e dieci minuti. L’esplorazione dei resti archeologici della Torre di Santa Maria aggiunge poco meno di un’ora al percorso base. Se da Pescolanciano si vuole raggiungere Carovilli sul Sentiero Italia occorre calcolare una distanza di 9 km e un tempo di 3 ore (il ritorno può essere effettuato in treno o in bus).

Cartografia: Carta del “Sentiero Italia della Provincia di Isernia” in scala 1:50.000 (Sulmona, Edizioni Il Lupo). Club Alpino Italiano – sezione di Isernia, “Carta dei sentieri della provincia di Isernia – Tavola I – Carovilli e dintorni”, in scala 1:25.000. Carta tecnica regionale (elementi nn. 393094 – Pescolanciano, 392121 – Colle Perluso e 392124 – Bosco di San Leo) in scala 1:5.000 prodotta dal Settore pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Molise.

Note tecniche

In giro per il web

Ricognizione del sentiero: 12 giugno 2010

Tra gli enti locali segnaliamo i siti istituzionali del Comune di Pescolanciano (www.comune.pescolanciano.is.it/), della Comunità montana “Centro Pentria (www.comunitamontanacentropentria.it), dell’assessorato al turismo della Regione Molise (www.regione.molise.it/turismo/), del consorzio Assomab Alto Molise (www.assomab.it).

Tra i gruppi escursionistici del Molise attivi sui tratturi segnaliamo le sezioni di Campobasso e Isernia del Club alpino italiano (www.caimolise.it/), lo Sci Club Pescolanciano (www.sciclubpescolanciano.it/), i “Montanari del Molise”

(www.montanaridelmolise.it).

Passeggiate sui tratturi

Alla scoperta delle storiche vie della transumanza

Home -> Passeggiate sui tratturi -> Itinerari -> Molise -> Tratturo Castel di Sangro-Lucera

Itinerari