Il Villaggio della Valle Giumentina

La Valle Giumentina ha oggi un suo rilievo storico e archeologico legato ad un lago preistorico scomparso e ad alcuni insediamenti umani del paleolitico. La strada che la percorre dà anche accesso al Vallone di Santo Spirito e all’eremo di San Bartolomeo in Legio, uno dei più noti della Maiella. Ma tra i motivi d’attrazione è anche il complesso agro-pastorale a monte di Fonte Cugnoli. Si tratta di una sorta di vicus, un piccolo villaggio ai bordi di un boschetto, un aggregato di casolari rurali, capanne di pietra, alberi e terreni coltivati. Ospitava d’estate un gruppo familiare che basava la sua economia domestica sull’allevamento, sulla coltivazione dei campi e degli alberi da frutto, sulla raccolta del foraggio. La ragione della particolare attrattività del sito sta nell’ospitare la più grande capanna in pietra a secco costruita in Abruzzo. Un capolavoro di architettura spontanea, alta otto metri, dalla struttura a gradoni elicoidali, con doppio ingresso e articolata all’interno su due piani. Al suo fianco è un’altra capanna di pietra, originale per la sua rara forma quadrata, destinata alla lavorazione del latte. Nei pressi sono alcuni edifici rurali. Si riconoscono le stalle per le vacche, con la mangiatoia e il deposito del fieno. Ancora ben conservato è il recinto di pietra per gli ovini. Un altro edificio, più grande, è articolato su più piani e svolgeva funzioni di residenza estiva. Gli edifici del villaggio sono stati recentemente restaurati e trasformati in agriturismo (Case Catalano).

La Valle Giumentina si raggiunge dalla Val Pescara, imboccando all’altezza di Scafa la strada turistica 487 che sale a Caramanico Terme e alle altre note località della Valle dell’Orta, tra la Maiella e il Morrone. Superato San Valentino in Abruzzo Citeriore, al bivio del km 9 si va a sinistra in direzione di Abbateggio e al bivio successivo a destra in direzione di Roccamorice. Poco dopo s’imbocca sulla destra la strada con le segnalazioni per la Valle Giumentina. In poco meno di 4 km, tra il verde e il giallo delle ginestre, sullo sfondo delle creste e dei valloni della Maiella, si raggiunge prima la fonte Cugnoli con un’area picnic, e poi, al termine dell’asfalto  il villaggio di pietra a circa 700 m di quota. Si parcheggia nei pressi di un’edicola dedicata alla Madonna degli Scout.

Itinerario

Note tecniche

La passeggiata alla scoperta del villaggio e la visita delle capanne a tholos e degli altri insediamenti può durare circa un’ora. È consigliabile proseguire ancora brevemente sulla strada e imboccare la sterrata di sinistra che tocca una bella capanna di pietra e raggiunge in 20 minuti il ciglio del Vallone. Sulla parete opposta, mimetizzato tra le rocce, si scorge l’eremo di San Bartolomeo in Legio. Volendo, lo si raggiunge scendendo per un ripido sentierino sul fondo del fosso, passando su un ponte naturale e risalendo una bella scalinata di pietra. Tra le numerose carte dedicate alla Maiella si segnalano la carta Turistica del parco in scala 1:50.000 e il quadro n. 370014 della Carta tecnica regionale (cartanet.regione.abruzzo.it) in scala 1:5000.

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