Il villaggio delle Condole

Chi percorre il solitario Sentiero Italia tra Santo Stefano di Sessanio e Campo Imperatore s’imbatte all’improvviso, con un pizzico di sorpresa ed emozione, nell’elegante volta a botte di una Condola e in un piccolo villaggio pastorale diruto. Il villaggio delle Condole è il relitto di un secolare insediamento agro-pastorale legato alla grangia cistercense di Santa Maria del Monte. Vi facevano capo i pastori-agricoltori che salivano d’estate sulla montagna dai lontani paesi del fondovalle e lì portavano al pascolo greggi e mandrie, occupandosi anche di coltivare piccoli campi a cereali. Le costruzioni sono ingegnose. Le più grandi si sviluppano su due piani e sono costruite in pietra con legante e coperte con volta a botte. Il piano inferiore, caratteristico per gli ingressi bassi, era destinato a custodire gli animali. Il piano superiore era invece destinato a ostello per gli addetti e a ricovero di derrate e attrezzi. Le costruzioni sono profondamente interrate e incassate nel declivio del colle: si tratta di una modalità costruttiva tipica dei villaggi montani finalizzata a offrire la minore resistenza possibile alla pressione della neve invernale e dunque a conservare nel tempo gli edifici. Altri ricoveri hanno strutture più semplici povere e danno l’idea di rifugi realizzati in modo economico e veloce, utilizzando al massimo la tecnica dello “scavo” e limitando al minimo l’edilizia della pietra “costruita”.

 

La passeggiata più comoda per visitare il villaggio delle Condole prende avvio dalla strada che da Santo Stefano di Sessanio (1251 m) ascende a Campo Imperatore. La strada asfaltata inizia proprio ai piedi del paese, lasciando a destra la strada per Castel del Monte e a sinistra la stradina che scende al laghetto e alla chiesa della Madonna del Lago. Chiusa d’inverno da una sbarra, la strada risale placidamente i colli sovrastanti con bei panorami sul paese e sui campi aperti, incorniciati dai monti del Sirente e della Maiella. Dopo 5 km, nei pressi di un albero isolato, si dirama a sinistra una strada sterrata. Qui si parcheggia (1438 m). A piedi si percorre la sterrata che contorna una serie di campi d’altura, ancor oggi coltivati, bordati da macere frutto di un secolare lavoro di spietramento. La sterrata prosegue a saliscendi, curvando progressivamente a destra, alla base della Costa Tre Colli. Di fronte è il magnifico spettacolo delle tre vette del Corno Grande e della catena del Gran Sasso, con il Cefalone e il Pizzo di Camarda in evidenza. Dopo 40 minuti si raggiunge infine il villaggio, anticipato da due case-grotta sulla destra: a sinistra è la Condola più bella e fotografata. Più avanti sono le altre case e un fontanile (1410 m).

Itinerario

Note tecniche

La passeggiata ha una durata complessiva di 1 ora e 30 minuti tra l’andata e il ritorno; è priva di difficoltà e presenta un dislivello minimo, limitato a qualche saliscendi. Tra l’abbondante cartografia si segnalano la carta turistico-escursionistica del Parco, in scala 1:50000 e il quadro n. 359040 della Carta tecnica regionale in scala 1:5000.

(cartanet.regione.abruzzo.it)

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