Una breve  passeggiata a piedi parte dal cuore del paese e raggiunge la Fonte Vecchia. E’ un buon modo per farsi un’idea iniziale degli ambienti che attraverseremo. Dalla piazza della chiesa dedicata agli apostoli Filippo e Giacomo, s’imbocca in discesa la via Testa e al bivio successivo, dopo le ultime case del paese, si svolta a sinistra e si scende verso il fondo della valle. L’ambiente diventa immediatamente verde e rigoglioso di vegetazione, mentre si cammina al fresco di un’ombrosa galleria di lecci. In breve si raggiunge la Fonte Vecchia da cui sgorga un’ottima acqua. La zona è stata riqualificata dopo l’antico abbandono e attrezzata con un’area picnic. La distanza di circa 350 metri si copre comodamente in 10 minuti. La risalita al paese può essere abbreviata da una ripida scorciatoia sterrata.


Un panoramico anello di circa 12 km da compiere in auto, sempre su strade asfaltate, consente di farsi un’idea d’insieme del territorio, del tratturo e della rete di sentieri che potranno essere eventualmente percorsi a piedi.

Da Canosa s’imbocca la strada per Tollo e si devia subito a sinistra seguendo le indicazioni per Moggio. Un monumento in pietra bianca segna l’inizio di questa strada provinciale. Si esce dall’abitato e si scende con larghi tornanti nella valle della Venna ammantata di vigneti e punteggiata di case rurali. Sul colle di fronte sorge Giuliano Teatino. La strada costeggia a sinistra il bosco di Moggio, mentre a destra i filari dei vigneti si alternano a fasce di olivi. Dopo 5 km, superato il cartello indicatore di Villa Moggio, al centro di una stretta curva a gomito, si devia a sinistra raggiungendo in breve la Cappella dell’Addolorata e il Villino Moggio, bell’esempio di casa padronale, purtroppo in cattive condizioni. Il colle Moggio è un balcone panoramico sull’abitato di Canosa e, in direzione opposta, sulla montagna della Maiella. Tornati sulla strada provinciale, si prosegue a sinistra per alcune centinaia di metri. In corrispondenza del segnale per S. Maria d’Orni, si va a sinistra su una strada asfaltata a saliscendi. Siamo nel tratto più bello dell’itinerario. Percorriamo, sulle orme dei pastori di un tempo, l’antico tratturo Centurelle-Montesecco, in piena immersione tra i vigneti, con vista sul mare Adriatico e sui monti dell’Appennino. La strada scende a traversare il fosso, risale tra le vigne e s’immette su una nuova strada asfaltata. Qui si va a sinistra. Alcuni pannelli informativi descrivono i vitigni locali del Montepulciano d’Abruzzo, del Trebbiano e del Pecorino, e le tipologie d’impianto dei vigneti più diffuse nel Comune di Canosa. Traversato un nuovo fosso si raggiunge la strada provinciale che collega Canosa a Orsogna. Si va a sinistra, costeggiando la Cantina Sociale ed entrando nell’abitato. In breve si raggiunge il punto di partenza.

Itinerario

I vigneti di Canosa Sannita e l’antico tratturo

Dal mare alle colline teatine - 1566: i turchi a Tollo

I sentieri del vino

Indice passeggiate

Il Comune di Canosa Sannita, che sorge su un colle tra le valli della Venna e dell’Arielli, ha realizzato nel suo territorio una piacevole rete di “sentieri del vino”. Partendo dal centro del paese i sentieri si snodano tra i vigneti lungo le vie tradizionalmente utilizzate dai contadini e accompagnano il turista alla scoperta di piccole opere della tradizione rurale, come il Casino di Moggio, la Torre del Castelluccio e il Mulino De Sanctis. Particolarmente suggestivo sarà anche il ripercorrere l’antico tratturo Centurelle-Montesecco che attraversa l’agro di Canosa. I percorsi sono ottimamente segnalati e ben riconoscibili grazie ai numerosi cartelli informativi.

Campi di battaglia

Sentieri di guerra e di pace in Abruzzo

Home -> Campi di battaglia -> I sentieri del vino -> I vigneti di Canosa Sannita e l’antico tratturo

Itinerari