Itinerario nella provincia di Mantova

Mantova. Frammenti di Paradiso e Inferno

Le tappe dell’itinerario

Immagini frammentarie del Paradiso e dell’Inferno sono visibili a Mantova nel Palazzo della Ragione e nella Chiesa di San Francesco. Questi resti di affresco sono indizi che rinviano a più ampie composizioni che sono andate purtroppo perdute.


Il primo frammento si trova sulla parete di fondo della sala nobile del Palazzo della Ragione. Contiene le figure di Giacobbe e Isacco, i due patriarchi biblici che accolgono in grembo le animulae dei beati. Probabilmente al loro fianco sedeva il patriarca Abramo che aveva in seno anche l’anima del povero Lazzaro. Si tratta di una delle immagini più diffuse del Paradiso celeste. Sopra i patriarchi vediamo la parte inferiore della figura di San Pietro che regge le chiavi davanti alla porta del Paradiso. Sulla destra è poi dipinta una crocifissione con le figure di un angelo, della Madonna e di San Giovanni: verso la croce è diretto un piccolo corteo di risorti nudi, formato dalle anime salvate dal sacrificio di Gesù. Le immagini sono duecentesche e sono firmate dal pittore Grixopolo. Si può ipotizzare che i frammenti rimasti visibili componessero un più ampio Giudizio universale.


Ci trasferiamo nella chiesa di San Francesco. Essa è il frutto di una visita a Mantova dello stesso San Francesco, che vi avrebbe lasciato un gruppo di frati, con a capo fra’ Benvenuto, suo compagno. Ma di quell’antica gloriosa memoria, tradotta nelle forme architettoniche del gotico, pochissimo è rimasto, prima per la trasformazione ottocentesca della chiesa in caserma e arsenale militare, poi per le bombe aeree americane che la rasero al suolo quasi integralmente alla fine della seconda guerra mondiale. Sulla parete della navata sinistra è appeso l’ampio frammento di un affresco staccato, con la raffigurazione, sia pure parziale, dell’Inferno. Risaltano subito gli occhi spalancati di un villoso Lucifero: la sua bocca divora due dannati e le sue mani ne stritolano altrettanti. A destra vediamo il rigoglioso albero del male, il cui frutto fu alla base del peccato originale dei progenitori. Ai suoi rami sono appesi i peccatori, fleurs du mal, ciascuno infilzato a un ramo appuntito con la parte del corpo che ha peccato. Nella lunetta superiore vediamo il corteo dei dannati condotto all’inferno, il trasporto dei peccatori, la caccia al dannato, l’accanimento dei diavoli, le diverse punizioni corporali.

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